Rettocele

rettocele-defecazione-ostruita

Il rettocele è una forma di prolasso pelvico in cui vi é un’erniazione della parete del retto all’interno della vagina.

La forma più comune, nel sesso femminile, è il rettocele anteriore, in cui la parete anteriore del retto e quella posteriore della vagina protrudono nel lume vaginale. Il Rettocele si forma per un’alterazione della fascia rettovaginale (sottilissima parete fibrosa che divide il retto dalla vagina). a seguito di traumi o iperpressioni addominali. Il setto rettovaginale è, infatti, la porzione più debole delle strutture di supporto della parete rettale.

Clinicamente può essere evidenziato, durante la visita proctologica, con l’esplorazione digitale del retto, che è in grado di valutarne il diametro e la sede, ma nei casi più gravi si manifesta già alla manovra di Valsalva durante l’esame in posizione ginecologica, nel corso del quale è molto utile verificare, con l’ausilio dello speculum, le condizioni della parete vaginale anteriore, la cui discesa concomitante, dipende dalla formazione di un colpocele, di un colpocistocele o di un prolasso della cupola vaginale.

Fondamentale per il suo riconoscimento è il ricorso alla Rx- o RMN-defecografia dinamica.

Cause
Sintomi
Terapia
Tecniche Chirurgiche
  • Transanale (tecniche: Sarles, Sullivan, Delorme interna, S.T.A.R.R. etc);
  • Transvaginale (questo approccio non risolve il prolasso del retto pertanto si possono esacerbare i sintomi dell’ODS)
  • Transperineale  (questo approccio non risolve il prolasso del retto pertanto si possono esacerbare i sintomi dell’ODS)
  • Transaddominale (laparoscopico o laparotomico)

 

La S.T.A.R.R. , tecnica di chirurgia anatomo-funzionale, rappresenta un’alternativa terapeutica di cui si può servire il chirurgo, in grado di ottenere una correzione anatomica del rettocele, attraverso la rimozione del retto prolassato, ottenendo un ripristino della compliance rettale, risolvendo, in tal modo, il quadro clinico di Ostruita Defecazione