Ascesso e Fistole Perianali

Intervento che determina l’apertura diretta del tragitto fistoloso attraverso la guida di una sonda. Il tramite fistoloso viene lasciato aperto con chiusura per seconda intenzione.

 

 

Escissione di tutto il tratto fistoloso, del tessuto di granulazione e del tessuto fibroso. Solitamente la guarigione avviene dopo molti mesi. Per questo tipo di intervento vengono solitamente posizionati dei fili “Setone” lungo il decroso fistoloso. Tale setone può avere diverse caratteristiche:

 

Setone di Drenaggio: Permette la guarigione del tratto fistoloso attraverso la neo-formazione di tessuto fibroso, dopo aver determinato il “drenaggio” della cavità ascessuale.  Il tempo necessario, pertanto, alla guarigione del tratto fistoloso varia da alcune settimane sino a 6 mesi dopo l’intervento. Questa differenza di tempo di guarigione dipende dal tipo di fistola e dalla sua localizzazione.

 

 

 

Setone di Sezione (Cutting Seton): L’obiettivo di questa tecnica è rappresentato dalla sezione degli sfinteri (muscoli che circondano il canale anale) inglobati nel tragitto fistoloso,  per mezzo di un filo di seta o fili in lattice, che vengono posizionati lungo il decorso fistoloso. Il taglio degli sfintere deve avvenire lentamente per ridurre al minimo l’incontinenza del paziente.

Più complesso è il trattamento delle Fistole cosidette a “Ferro di Cavallo”

In questa situazione patologica, solitamente vengono utilizzate, allo stesso tempo, tutte le tecniche chirurgiche su esposte, ovvero:

 

 • Apertura del tragitto fistoloso superficiale con chiusura per seconda intenzione

 • Posizionamento di Setone di Drenaggio

 • Posizionamento di Cutting Seton

 

 

Uno dei trattamenti più innovativi presenti nel panorama colonproctologico. Il suo acronimo si identifica con “Video-Assisted Anal Fistula Ttreatment” (trattamento video assistito delle fistole anali). Il razionale di questa tecnica consiste, dopo aver individuato, l’orificio esterno della fistola, entrare e seguire il decorso fistoloso con un fistuloscopio che permette, pertanto, la corretta individuazione dell’orificio interno localizzato all’interno del canale anale, e la sua chiusura sotto visione. Inoltre permette di cauterizzare tutto il decorso fistoloso, sino all’orificio esterno.

E’ una tecnica miniinvasiva, con il vantaggio di non avere cicatrici residue in regione perianale.  Riduce l’incidenza dei falsi tragitti che possono essere creati con altre tecniche. La distruzione del tragitto fistoloso non determina danni a livello dei muscoli sfinteriali, riducendo, quindi al minimo, i rischi di incontinenza.

Il razionale di questa tecnica consiste nel posizionare all’interno del tragitto fistolosi sostanze che determinano la rigenerazione del tessuto di granulazione e pertanto la chiusura “Fisiologica” del tragitto della fistola patologica. Sono stati utilizzate molte sostanze per raggiungere tale scopo fra cui: Collagene porcino, collagene commisto a gentamicina, glue di fibrina, sub mucosa di maiale liofilizzato etc…

Tale sostanze potranno essere posizionate, solo dopo un periodo di drenaggio dell’ascesso e della fistola, per cui, solitamente vengono posizionate dopo almeno un mese di utilizzo di Setone di Drenaggio.

Il razionale di questa tecnica consiste nel prelevare del tessuto adiposo del paziente, e dopo una minima manipolazione permette di avere una soluzione  di tessuto adiposo microfratturato, non espanso di tipo autologo, contente un’alta percentuale di cellule mesenchimali.

Questo prodotto potrà essere posizionato all’interno del tragitto fitoloso, e per merito delle sue propietà determinerà una chisura del tragitto fistoloso. Anche questa tecnica, come la precedente, potrà essere utilizzata solo dopo un periodo di drenaggio dell’ascesso e della fistola, per cui, solitamente vengono posizionate dopo almeno un mese di utilizzo di Setone di Drenaggio.

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Tale tecnica si avvale dell’utilizzo di una sonda laser, con una lunghezza d’onda ideale e selettiva per il trattamento delle fistole perianali.

Il razionale consiste nell’introdurre, lungo il tragitto fistoloso, la sonda laser che ha un’emissione radiale di 360°, che determina una controllata e progressiva denaturazione dei tessuti del tratto fistoloso con il conseguente collabimento delle pareti che promuovono il rapido processo di guarigione della stessa. La limitata penetrazione dell’energia emessa non danneggia i muscoli sfinterici. Anche con questa tecnica si ha il vantaggio di non avere cicatrici residue in regione perianale.