Queste patologie sono conseguenziali fra loro. L’una l’ascesso è la forma acuta di malattia, l’altro, la fistola ne è la forma cronica.
E’ la forma acuta di malattia. Il paziente avverte dolore in sede anale che aumenta gradatamente. Nel giro di ore o giorni si forma , vicino all’ano, una zona arrossata, dura e molto dolente accompagnata quasi sempre da febbre alta.
Come si instaura un ascesso?
La causa scatenante non è completamente nota. La teoria più accreditata fa risalire l’insorgenza di un ascesso alla chiusura di una delle ghiandole localizzate nello spazio intersfinterico (fra sfintere interno ed esterno). L’occlusione della ghiandola potrebbe essere determinata da un aumento di pressione e secondariamente infettato da materiale fecale (circa il 90%). L’ascesso si può aprire spontaneamente all’esterno o a volte è necessaria un’incisione chirurgica per drenare il pus presenteal suo interno.
La classificazione degli Ascessi
A: Perineale
B: Perianale
C: Ischiorettale
D: Submucoso
E: Pelvirettale
Gli Ascessi, dopo la loro formazione possono estendersi in altre zone diverse dalla loro origine (Regola di Goodsall).
In una fase iniziale, quando l’ascesso non è ancora “maturo”, la terapia di elezione è rappresentata da terapia antibiotica associata a semicupi caldi oppure applicazione sulla zona infetta di un impacco a base di semi di lino. A volte l’ascesso si drena spontaneamente. Quando ciò non avviene e persistono i segni classici di un’infiammazione locale (cute arrossata, calda, mobile al toccamento, spesso associata a rialzo febbrile) è opportuno ricorrere ad un incisione chirurgica per permettere la fuoriuscita del pus. Raramente questa terapia chirurgica previene la formazione della fistola, che come detto è la forma cronicizzata dell’ascesso.
Appena si forma l’ascesso rivolgersi ad un chirurgo, meglio se proctologo.
Quando si instaura una forma cronica di malattia si parla di Fistola Perianale. La loro eziologia frequentemente dipende da un’infezione delle ghiandole criptiche derivate da un’infezione anale necrotizzante. Le Fistole sono piccoli tunnel che mettono in comunicazione la cute intorno all’ano (cute perianale ). Solitamente non guariscono spontaneamente anche se esiste la possibilità di guarigione senza intervento ( 10-15 % dei casi ). La Fistola dà senso di sé quando il pus dell’ascesso cerca una via di uscita all’esterno attraverso la cute intorno all’ano.
- Emissione dell’ano di sangue e/o di materiale purulento o fecale;
- Dolore e rialzo febbrile dovuto alla stasi fecale nel tratto fistoloso;
- Irritazione locale ed intermittenza di gonfiore locale
- Drenaggio dell’ascesso in zona perineale
La più seguita è quella di Parks:
Intersfinterica : La più frequente (45%) (Lett. A) origina da suppurazione delle ghiandole
dello spazio intersfinterico. Si localizza fra i 2 sfinteri (interno ed esterno).
Può essere descritta come bassa o alta.
Transfinterica : Si manifesta in circa il 30% dei casi. La fistola attraversa i 2 sfinteri.
Si visualizza nella figura con B (fistola bassa) o C (fistola alta)
Questa fistola si può estendere a “Ferro di Cavallo”
Sovrasfinterica : Si manifesta nel 20% dei casi. Il tramite fistoloso oltrepassa gli sfinteri.
Anche questa fistola si può estendere a “Ferro di Cavallo”. Visualizzata
Nella figura con lettera D
Extrasfinterica : E’ rara, spesso è un sintomo locale del morbo di Crohn
Superficiale : Si associa spesso a Ragade Anale.Può essere intersfinterica o sottomucosa
A Ferro di Cavallo : E’ la più complessa.Il suo trattamento chirurgico può richiedere anche
Più interventi chirurgici per la sua risoluzione.
è fondamentale prima di un trattamento chirurgico:
• Individuazione ambulatoriale dell’orificio fistoloso (esterno e/o interno)
• Ecografia Trananale con Sonda Rotante a 360°: utile per individuare con precisione i tramiti fistolosi e le raccolte ascessuali
• RMN del piano Perineale: utile per individuare tratti fistolosi con eventuale interessamento degli organi viciniori.
Le Fistole Perianale hanno tutte bisogno di un Trattamento Chirurgico
Il 90% delle fistole vengono denominate semplici, circa il 10% non sono superficiali ma profonde, a volte quasi circonferenziali (a ferro di cavallo) che richiedono interventi più laboriosi ed a volte anche più interventi per risolvere la patologia.
Le Fistole perianali non guariscono spontaneamente. Hanno tutte bisogno di un trattamento chirurgico.
Molti sono i trattamenti proposti, di cui parleremo in seguito. Per la scelta più idonea bisogna tener conto del decorso della fistola in relazione agli sfinteri.
Affinchè una fistola guarisca, deve essere rimosso il suo tragitto fistoloso. Il trattamento chirurgico di questa patologia deve tenere a mente due cardini fondamentali :
- Preservare la continenza
- Far in modo che la cicatrice residua sia la più piccola possibile