Il carcinoma colorettale rappresenta una delle principali cause di morbosita’ e mortalita’ per neoplasia in tutti i paesi occidentali e ad alto sviluppo tecnologico. Rappresenta la 2° causa di morte per tumore. L’incidenza nel nostro paese è di 30/50 nuovi casi per anno per 100.000 abitanti;
Allo stato attuale, questa neoplasia presenti elevati livelli di curabilita’ rispetto a quelle insorgenti in altri distretti dell’apparato digestivo, la sopravvivenza a 5 anni si attesta mediamente sul 40 – 50 %, potendo raggiungere l’80 – 90 % nelle forme precoci.
Le localizzazioni prevalenti del cancro del colon (70% circa) sono il sigma e il retto. I carcinomi del colon, sono neoplasie in
genere a basso potenziale maligno, soprattutto nelle eta’ piu’ avanzate; Importante è tenere bene a mente la trasformazione polipo adenomatoso benigno – cancro del colon.
Pertanto l’identificazione e l’asportazione, se realizzata in fase precoce, ha dunque possibilita’ curative.
E’ dimostrata l’importanza di:
- Fattori costituzionali e genetici (es.: alta frequenza in alcune popolazioni rispetto ad altre, elevatissima incidenza nelle famiglie con individui portatori di poliposi familiare).
- L’alimentazione gioca un ruolo importante nell’insorgenza di questa neoplasia:
• Alimentazione povera di fibre vegetali puo’ favorire l’insorgenza di un carcinoma del colon retto(le fibre, dando luogo a un transito intestinale accelerato, diminuiscono il tempo di contatto della mucosa con eventuali carcinogeni)
• Una dieta ricca in grassi (colesterolo e suoi derivati: sostanze a potenziale carcinogenetico)
• Una dieta iperproteica e’ in grado di alterare la flora batterica del colon.
Il carcinoma del colon-retto e’ spesso presente per lungo tempo prima di manifestarsi con segni clinici. In relazione alla sede di insorgenza possono avere segni diversi:
- Carcinomi del Colon Sinistro danno più frequentemente segno di se con presenza di sangue nelle feci accompagnato o meno da diarrea e/o costipazione.
- Carcinomi del Colon Destro danno, nelle prime fasi, sintomi non caratteristici quali astenia, malessere, rapida perdita di peso e anemia
In ogni caso il carattere principale e comune di tali neoplasie rimane l’elevata tendenza al sanguinamento, per cui è importante ricercare la presenza di sangue nelle feci.
Non essendo noto quali sono gli agenti eziologici che determinano una trasformzione fra polipo adenomatoso benigno e cancro colorettale, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale:
- ridurre l’assunzione di grassi al 20 – 300% delle calorie totali;
- assumere quotidianamente frutta e verdura;
- assumere alcolici con moderazione
- evitare l’obesita’
- aumentare l’apporto giornaliero di fibre a 20 – 30 gr.
- diminuire il consumo di cibi conservati.
In Europa e nei paesi occidentali, le neoplasie del colon retto rappresentano la seconda causa di morte: nell’uomo, dopo le neoplasie del polmone, nelle donne, dopo le neoplasie della mammella.
In generale l’incidenza del tumore e’ in aumento mentre la mortalita’ e’ stazionaria con un trend in discesa. Questo dato positivo e’ dovuto ad una maggiore tempestivita’ nella diagnosi e ad una maggiore efficacia
dei trattamenti adiuvanti post-chirurgici. Il tumore diagnosticato in fase iniziale di malattia e’ curabile radicalmente con la sola chirurgia, senza ricorrere a terapie adiuvanti (chemioterapia – radioterapia etc)
La localizzazione anatomica piu’ frequente, circa il 70-75%, e’ a livello del sigma-retto.
La storia naturale della malattia può essere influenzata dalla prevenzione e dalla diagnosi tempestiva. La Prevenzione Secondaria sarebbe potenzialmente in grado di ridurre la mortalità legata alla malattia. L ’impego di test di screening aumentano la possibilità di individuare carcinomi del colon-retto in fase iniziale. La sopravvivenza a lungo termine è maggiore per i pazienti in cui il tumore viene diagnosticato in fase precoce, rispetto ai casi in cui il tumore si è individuato in fase avanzata.
I test disponibili per lo screening delle neoplasie del colon-retto sono:
- Esplorazione rettale
- Sangue occulto nelle feci
- Rettosigmoidoscopia
- Colonscopia
- Clisma opaco con doppio mezzo di contrasto
IMPORTANTE è effettuare:
- Esplorazione rettale in corso di visita medica nei soggetti asintomatici di eta’ > 45 anni;
- Eseguire annualmente oltre i 50 anni il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, fino ad età avanzata.
- Eseguire una rettosigmoidoscopia ogni 5 anni . La rettosigmoidoscopia flessibile è un esame semplice da eseguire ed altamente sensibile.
- Eseguire una colonscopia nei soggetti a medio ed alto rischio
- Fattori di rischio sono legati a:
fattori di origine anagrafica, sociale e/o alimentare:
- Età > a 50 anni,
- Dieta ricca di grassi e proteine, povera di fibre e micronutrienti (la dieta ricca di grassi animali e di carne e povera di fibre aumenta il rischio per questi tumori)
- Obesità,
- Fumo/alcool
- Condizione sociale medio-alta
Fattori ereditari:
- Poliposi Adenomatosa Familiare (PAF): (Tutti i soggetti affetti da questa patologia sono destinati a sviluppare nell’arco della loro vita un carcinoma del colon-retto )
- Sindrome di Gardner: è simile ma meno frequente della PAF, e’ caratterizzata dallpresenza sia di polipi dell’intestino tenue, di tumori desmoidi del mesentere e della parete addominale, di lipomi, di cisti sebacee, di osteomi e di fibromi;
Fattori predisponenti:
- Colite ulcerosa
- Morbo di Crohn
- Precedente patologia neoplastica maligna
- Irradiazione pelvica
- Polipi adenomatosi
- Displasia/adenoma.