I Condilomi anali sono lesioni tumorali benigne causate da un sottotipo del Papilloma virus (HPV) lo stesso virus che determina l’insorgenza di verruche cutanee. Si presentano come delle escrescenze irregolari di dimensioni variabili e di colore simile a quello cutaneo, localizzate intorno al margine anale. Per la loro particolare forma vengono denominati anche “condilomi acuminati” o “creste di gallo”. Possono comparire anche nei genitali o nella bocca.
I condilomi, avendo origine da ceppi specifici del Papilloma virus (HPV) rientrano nel gruppo delle malattie a trasmissione sessuale. In molti studi, si è osservato che tale patologia insorge in soggetti immunodepressi. La loro trasmissione avviene principalmente per via sessuale, ma non sempre è necessario che il rapporto sia completo. A volte la trasmissione può avvenire per sfregamento della cute o per contatto delle mani. E’ importante controllare anche il partner e curato contemporaneamente.
Le lesioni tendono a svilupparsi rapidamente ed aumentano precocemente di dimensioni.
Spesso il primo sintomo è rappresentato dal prurito. Prurito intenso e persistente. L’uso di pomate a base cortisonica, utilizzate localmente, potrebbero favorire l’insorgenza dei Condilomi, che si presentano attorno al margine anale oppure sulla mucosa del canale anale.
I condilomi si presentano inizialmente come piccole escrescenze biancastre che si localizzano in sede anale, perianale, all’interno del canale anale, oppure a livello dei genitali esterni. La Diagnosi è soprattutto fatta a seguito di una visita medica accurata della regione. Gli specialisti in grado di riconoscere queste lesioni sono i Proctologi ed i Dermatologi
La complicanza più temibile, anche se rara, è la trasformazione di un’infezione da HPV in cancro, sovrapponibile all’infezione da HPV nella donna a livello della cervice uterina.
E’ dimostrato, che anche a livello anale, si può verificare la sequenza Infezione da HPV – Displasia – Carcinoma. Fortunatamente non tutti i virus HPV sono correlabili con il carcinoma. A tutt’oggi sono stati identificati circa 70 tipi di HPV e quelli considerati ad alto rischio sono il 16, il 18 e pochi altri.
I pazienti più esposti all’infezione da HPV sono:
- Immunodepressi
- Omosessuali
- Bisessuali
- Portatori del virus HIV
E’ importantissimo, pertanto, effettuare una Diagnosi precoce per identificare, effettuare una tipizzazione virale, eseguire un esame istologico delle lesioni e mettere in atto la terapia più idonea.
Attualmente non esiste un test specifico per l’individuazione del virus HPV (nella donna è ormai di routine effettuare un Pap Test). Esistono centri di riferimento per lo studio, la prevenzione ed il trattamento dei pazienti affetti da HPV.
I condilomi anali possono anche riassorbirsi spontaneamente, quando la fase di depressione immunitaria si esaurisce, ma è buona norma effettuare su tutte le lesioni riscontrate uno dei seguenti trattamenti.
- Applicazione locale di creme o pomate (Podofillotossina o Imiquimed
- Crioterapia con azoto liquido
- Asportazione locale con bisturi elettrico
- Fotovaporizzazione con Laser CO2 (da effettuarsi preferibilmente sotto visione amplificata)
- Asportazione chirurgica delle lesioni
- Terapia inettiva immunostimolante sulle lesioni con Interferone alfa 2, da utilizzare soprattutto nei pazienti immunodepressi