E’ considerato tra gli interventi chirurgici per la defecazione ostruita. L’intervento di S.T.A.R.R. consiste nella resezione transanale del retto distale mediante doppio stapler. Con la tecnica S.T.A.R.R. è possibile correggere prolassi rettali esterni inferiori a 3 cm.
Per poter correggere prolassi rettali esterni superiori a 3 cm è stata introdotta una variante di tecnica denominata “Transtar”.
- rimozione del retto prolassato e normale ripristino anatomico;
- ristabilimento della continuità della parete muscolare rettale, con recupero della normale capacità e compliance rettale;
- correzione anatomica del rettocele, con regressione del colpocele posteriore, se associato.
![]() Retto prolassato con rettocele ed intussuscessione |
![]() Scema della resezione rettale |
![]() Ricostruzione chirurgica |
Le indicazioni alla chirurgia della defecazione ostruita devono essere rigorose e derivare da un corretto inquadramento multidisciplinare diagnostico-funzionale, fondamentale per indirizzare alla chirurgia solo una specifica categoria di pazienti, che rappresenta una minima percentuale di quelli affetti da ODS (circa il 10%), escludendo, invece, quei casi sottesi da patologie funzionali (dissinergia pelvi-perineale, anismo, contrazione paradossa del puborettale, inertia coli, iposensitività rettale, specifici caratteri psicologici..) che possono beneficiare di un trattamento conservativo.
Le indicazioni chirurgiche rappresentano, pertanto, la premessa di un buon risultato terapeutico. Esse sono rappresentate da:
- Perineo Discendente;
- Rettocele di 3-3,5 cm
- Prolasso mucoso
- Invaginazione / intussuscezione intrarettale
- Prolasso rettale esterno < 3 cm
Sono state suggerite le seguenti controindicazioni:
- Prolasso Rettale / Invaginazione con Prolasso genitale;
- Enterocele Anatomico / Sigmoidocele;
- Ascesso e Fistola Anale;
- Stenosi anale
- C.U. e Morbo di Chron;
- Varici Rettali
- Esami di Laboratorio di routine:
- Rx Colpo cisto defecografia: Considerato l’esame “Gold Standard” per inserire i pazienti in programmazione all’intervento chirurgico
- Defecografia Dinamica con Risonanza Magnetica: valida alternativa all’esame precedente, con il vantaggio di essere una tecnica non invasiva, di non richiedere l’esposizione a radiazioni ionizzanti e di fornire una visione completa ed ampia di tutti i comparti intrapelvici
- Manometria Anorettale: Esame fondamentale sia per escludere patologie pre esistenti non conformi all’esecuzione di tecnica di STARR ( m.di Hirschsprung ), sia per effettuare una diagnosi di Ostruita defecazione funzionale e/o organica, e connseguentemente utile per la decisione terapeutica
- Visita Ginecologica: utile per conferma diagnostica di Rettocele e significativa per individuare alterazioni ginecologiche, segni di esclusione all’intervento chirurgico.
- Ecografia Endoanale, Endovaginale e Perineale Dinamica: utile a completamento diagnostico per individuare alcune lesioni occulte che possono essere responsabili dei sintomi della malattia di base.
L’intervento di STARR rientra tra gli interventi rettali maggiori, potenzialmente gravati da importanti complicanze, pur avendo solitamente decorso estremamente favorevole con ridottissimo discomfort per i pazienti.
Le complicanze, precoci e/o tardive, più frequenti sono:
- sanguinamento ( può essere evitato con un accurato controllo dell’emostasi a livello della linea di sutura);
- urgenza defecatoria (è un sintomo molto comune nella prima settimana postoperatoria, ma nel 70-80% dei casi è autolimitante e si risolve entro sei mesi dall’intervento;
- ritenzione di punti metallici
- infezioni (le complicanze settiche possono considerarsi di trascurabile incidenza, trattandosi di un intervento “chiuso”, che non richiede scollamento di piani o apertura di fasce;
- stenosi anastomotica (trattabile con dilatazione endoscopica o stricturoplastica radiale);
- incontinenza a gas e/o feci (una vigrosa dilatazione anale per l’accesso chirurgico può determinare sino al 4% di alterazioni della continenza, specie in donne pluripare, ove eventuali lesioni sfinteriche “occulte” possono esitare in un corrispettivo clinico a distanza; in tali casi l’ecografia endoanale si impone come strumento diagnostico preoperatorio imprescindibile);
- fistola retto-vaginale;
- ritenzione urinaria;
- disfunzioni sessuali;
- necrosi rettale.